Le Cinque Terre del Tacco D’Italia
Tra parchi naturali, sentieri e borghi
Nel territorio pugliese lungo un sabbioso e roccioso tratto di costa si trovano le cinque perle del Salento identificate in terre, antichi villaggi di pescatori e insenature frastagliate. Il Salento noto anche come penisola salentina e popolarmente conosciuto come Tacco d’Italia si estende tra il mar Ionio ad ovest e il mar Adriatico ad est.
Le cinque terre del tacco d’Italia sono: Porto Cesario, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Santa Cesarea Terme Otranto.
Porto Cesareo
Il nostro percorso comincia dalla costa tarantina, partendo da San Pietro in Bevagna e la riserva naturale Salina dei Monaci o Salina Vecchia si incontrano le storiche torri costiere del periodo saraceno indicate col nome di Torre Colimena, Torre Castiglione, Torre Lapillo “San Tommaso”, Torre di Porto Cesareo “Cesarea” che si distingue nel Parco Naturale Area Marina Protetta Porto Cesareo “Isola dei Conigli”. Proseguendo verso Porto Selvaggio tra le dune costiere si trovano Torre Squillace, Torre Sant’Isidoro, Torre dell’Inserraglio e Torre Uluzzo da cui si procede a piedi per il Parco Naturale Regionale Porto Selvaggio e Paludi del Capitano passeggiando lungo sentieri immersi in una fitta pineta sino alla Torre di Santa Maria dell’Alto.
Gallipoli
Il nome della città deriva dal greco classico (Kallípolis), che significa “bella città”. Il borgo antico collocato su un isolotto è attorniato da torri, bastioni e la fortezza angioina aragonese con lo sbocco sulla spiaggia della Purità a ridosso delle mura perimetrali. Gallipoli, antica sede vescovile dal sedicesimo secolo è rappresentata da numerose confraternite religiose promotrici di eventi civili e feste in onore di santi e patroni della città. Tra queste si distinguono, Chiesa della Purità, Chiesa di Francesco d’Assisi, Chiesa di Santa Maria degli Angeli, Chiesa del S.S. Crocefisso, Chiesa di San Domenico al Rosario, Chiesa delle Anime e della Buona Morte, Chiesa di Santa Teresa, Confraternita di San Giuseppe, Chiesa San Luigi Gonzaga, Chiesa Madre di Sant’Agata, Chiesa di Santa Cristina, Chiesa Madonna del Canneto e Chiesa del Sacro cuore. Tra i monumenti di spicco i frantoi ipogei del viceré e di palazzo Granafei e la fontana Greca (rinascimentale). Si distinguono lungo la costa il Parco Naturale Isola di Sant’Andrea e Litorale Punta Pizzo.
Santa Maria di Leuca
Attraversando il Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento dove troviamo le famose Maldive del Salento “Salve- Spiaggia di Pescoluse” si arriva a Leuca dal greco leukós, cioè “bianco”, come le scogliere di pietra calcarea che abbracciano la città. Punto più a sud della penisola salentina dove i due mari, Ionio e Adriatico, si incontrano tra il Faro di Leuca “Punta Ristola e Punta Meliso” e il Faro di Punta Palascìa. Tra il cristallino verde e il cristallino azzurro si scoprono grotte magiche visitabili durante il percorso in barca che si divide in riviera di Ponente e di Levante. Ai piedi del Faro sovrasta il santuario di Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae luogo di devozione eretto su antico tempio pagano, meta di pellegrinaggi e cammini religiosi. Si distingue lungo la costa il Parco Naturale Regionale- Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase estendendosi nel sentiero delle Cipolliane e sentiero del Ciolo (Gagliano del Capo).
Santa Cesare Terme
Lungo il litorale adriatico in un punto di costa roccioso con meravigliose insenature si accede a Santa Cesarea Terme passando da Castro, antico borgo medievale che affonda le sue origini in epoche antichissime testimoniate dalla Grotta Romanelli. Approvo rilevante della costa adriatica noto per i suoi monumenti di età medievale sebbene, recenti scoperte, identificano questo luogo come il Castrum Minervae, il primo approdo di Enea in Italia, citato dal poeta Virgilio nell’Eneide. Poco a Nord di Castro, si trova Santa Cesarea Terme, storica cittadina nota per le calde acque termali e la sua grotta sulfurea le cui acque miracolose hanno curato sofferenti con terapie inalatorie per malattie respiratorie e bagno terapie per malattie reumatiche e dermatologiche.
Otranto
Dopo aver attraversato la punta del tacco incontriamo la città più orientale d’Italia, Otranto, uno dei borghi più noti e meglio tutelati del Salento. Sul percorso si ammirano Porto Badisco, Grotta dei Cervi, Punta Palascìa e l’antica cava rossa di Bauxite utilizzata dalle civiltà messapiche nella decorazione dei vasi. Il borgo è conosciuto per il martirio del colle della Minerva degli 800 come sacrificio e simbolo di fede i cui resti sono conservati nelle teche della cattedrale di Santa Maria dell’Annunziata esempio di chiesa romano gotica famoso per il mosaico pavimentali che rappresenta l’albero della vita con figure allegoriche ispirate alla Bibbia e al romanzo di Alessandro Magno. Il borgo si distingue per le sue strette stradine simili a quelle turche, per il Castello aragonese e la chiesa bizantina di San Pietro. Allontanandoci da Otranto si costeggia la Riserva Naturale dei laghi Alimini e i faraglioni di Sant’Andrea. Si prosegue verso la Torre dell’Orso ” Torre dell’Urso”, meta turistico balneare con la grotta di San Cristoforo sino ad arrivare alla Grotta della Poesia “Roca li Posti” dove si erige la statua della Madonna delle Grazie.